Perchè fare un viaggio trekking: il mio primo incontro con la montagna
Per innamorarsi della montagna non c’è età. Vi racconto come è nata la mia passione per i viaggi trekking.
Niente scout, campi estivi e vacanze in montagna in famiglia, ho scoperto la mia grande passione per la montagna a 22 anni.
A luglio 2006 partiamo in moto verso i Monti Sibillini, il mio primo impatto con i monti azzurri è stato magico, le strade sinuose che si inerpicavano tra i boschi e le cime nude delle montagne. Ho sentito subito quel pizzichino allo stomaco, la voglia di respirare a pieni polmoni e poter trattenere tutti i profumi, le sfumature dei colori e l’inebriante senso di pace.
Dopo la nottata in tenda al camping, sotto l’abbraccio di un cielo stellato e i suoni del bosco, si parte per la mia prima escursione trekking: Laghi di Pilato.
Partiamo da Foce e la prima rampa in mezzo al bosco, tra sassi e pietraie, mi fa subito capire che il giorno dopo probabilmente non avrei camminato. La fatica viene premiata appena fuori dalla faggeta: qui veniamo accolti da un sentiero nel vallone con farfalle colorate e fiori profumati. Il tempo non era dei migliori, a tratti grazie al sole il paesaggio era bucolico, mentre le nuvole rivelavano il lato più minacciosi di quei promontori (alcuni con nome inquietanti come il Pizzo del Diavolo).
Proseguiamo lungo questa suggestiva valle attraversata dal sentiero n. 151 fino ad arrivare al Lago di Pilato dalla particolare forma ad occhiali guardato a vista dal Monte Vettore e dalla Cima del Redentore.
L’emozione provata è indescrivibile: da questa giornata ogni volta che vedo il profilo di una montagna mi immagino proprio lì sopra, in direzione della cima, a scrutare vallate e orizzonti e immaginando nuove avventure.
Perché fare un viaggio trekking?
Qualche tempo fa ho sentito l’intervista a una scalatrice di ghiacciai. Le chiedevano cosa la spingesse a farlo e come controllasse la paura e la tensione. Lei rispose: “mentre sto scalando, riesco a vivere l’attimo, a pensare solo a quello e mi godo appieno solo il presente”.
Questa frase mi ha colpita: è proprio questo che sento durante le escursioni! A volte si tratta solo di un attimo, ma per quel secondo o minuti o ore, sento di avere la capacità di godermi il presente, per un po’ smetto di pensare a quello che ho fatto ieri e a quello che farò domani, a quello che vorrei essere o non sono stata. Penso solo alla fatica, all’emozione di aver raggiunto una vetta, alla gratitudine per la bellezza della natura. In quel momento sono quello che sono, immersa in una perfetta armonia con il mondo.
Quale è stato il vostro primo incontro con la montagna?
Quale motivo ti ha spinto a fare un viaggio trekking? Se vuoi condividere la tua prima esperienza trekking oppure condividere con noi la tua passione per le escursioni naturalistiche, ti aspettiamo per vivere la prossima avventura! Puoi tra le nostre proposte di itinerari a piedi e viaggi trekking.
Buon cammino a tutti!