Siamo in Guatemala, nel cuore dell’antica civiltà Maya.
Surreale, magico, antico, di straordinaria ricchezza naturale: un Paese che sta mantenendo forte la propria identità tra città coloniali e piramidi Maya. Un viaggio nella foresta pluviale del Paese latino-americano.
Tra piramidi, memorie coloniali, i richiami delle chiese-mercato ricavate sui resti degli antichi templi precolombiani, le tradizioni e culti sincretici e le confraternite dei Nuhal (il Nahual è lo spirito di tutto ciò che esiste), i discendenti dei Maya in difesa dello spirito della natura ovvero la salvaguardia della natura e l’armonia con tutte le sue forze. Il principale concetto della visione del mondo maya è il rapporto armonioso e rispettoso tra l’uomo, la natura e il cosmo (Cosmovisione). Ogni energia del Cosmo rappresenta una forza della natura. I Maya svilupparono raffinati sistemi matematici ed astronomici e svilupparono una civiltà nota per l’architettura, l’arte e la scrittura che però andarono in gran parte perse durante l’invasione spagnola.
GUATEMALA: COSA VEDERE
TIKAL luogo delle voci dello spirito
Sito archeologico di maestosa magnificenza situato nel cuore della giungla pluviale guatemalteca. La caratteristica più straordinaria sono i suoi templi dalle pareti ripidissime alti più di 44 m. Le piazze e i templi sono stati parzialmente ripuliti dalla vegetazione e restaurati ma per visitarli e spostarsi da un edificio all’altro bisogna spostarsi all’interno della fitta foresta abitata da scimmie urlatrici, giaguari, aguti – grandi roditori impavidi e uccelli coloratissimi (il quetzal – meraviglioso uccello dalle piume colorate venerato dai Maya e dagli Aztechi, i tukani) e canterini. Tikal significa “luogo delle voci dello spirito” ed in effetti la voce degli alberi secolari (cedri tropicali, mogano e i famosi ceiba -alberi consacrati dai Maya), degli animali, delle scimmie che cadenzano la camminata, del vento e il sottofondo armonioso dei richiami della moltitudine di insetti creano una atmosfera che rinfranca lo spirito e connette con la Madre Terra. La jungla ci avvolge in una spirale di ritmi antichi, di incanti millenari, e che ci conduce nei sedici chilometri quadrati della zona centrale dove si ergevano ben tremila edifici in pietra.
FLORES
L’isola di Flores è una località incantevole che sbuca dalle acque del lago Peten, regione in gran parte occupata dalla foresta tropicale. Da qui partono le visite per le celeberrime rovine maya di Tikal. L’isola di Flores si sviluppa su una superficie di appena 4000 chilometri quadrati e quindi si fa presto a visitarla tutta. È contornata dal lago Peten Itza e fu abitata dai Maya originari del Messico. Sarete piacevolmente sorpresi dalla sua atmosfera tranquilla e rilassata, dal mosaico di colori delle facciate delle sue case e dalle stradine.
ANTIGUA la città coloniale
Antigua, città coloniale di rara bellezza Patrimonio Unesco dal ’79, famosa per il suo patrimonio di vestigia coloniali Ispano-americane e barocche. Caratterizzata da strade acciottolate fiancheggiate da case in colori pastello, suggestive chiese antiche, giardini, piazze e mercati colorati ha un fascino decadente. E’ circondata da giganteschi picchi vulcanici e pendii ricoperti da piantagioni di caffè. Da non perdere la plaza central, la cattedrale di San José, l’Arco de Santa Catalina, la chiesa e il convento dei Cappuccini, ultimo convento femminile della città, opera di Diego de Porres, grande architetto della Antigua Guatemala. Antigua vanta un panorama gastronomico raffinato ed una vita notturna vivace.
LAGO DI ATITLAN
Atitlan, uno dei laghi più belli al mondo si trova a 1500 mt di altitudine ed è chiamato il “lago dei sette colori” dove secondo i Maya l’arcobaleno prende i suoi colori. Qui si percepisce forte e ferma la sensazione dell’equilibrio con la natura e l’armonia in ogni cosa. Il lago di origine vulcanica, talvolta placido e talvolta increspato è disegnato dalle sagome viola dei tre vulcani Atitlàn, Soliman e San Pedro ancora in attività che creano nel lago diversi punti con acque termali. Sulle sue sponde si sviluppano alcuni villaggi come Santiago Atitlan, con la sua vivace cultura nativa e San Marcos, centro spirituale, San Pedro La Laguna villaggio famoso per le scuole di spagnolo e per le cliniche dacui è possibile fare due escursioni molto belle, scalando il Vulcano San Pedro o salendo sulla Nariz del Diablo, una formazione rocciosa a forma di naso che si affaccia sul lago; San Juan La Laguna rinomato per il ritrovo di pittori ed artisti che hanno stabilito in questo paradiso i propri atelier ma anche come spazio per la medicina naturale e l’artigianato.
CHICHICASTENANGO
A Chichicastenango, è una vivace cittadina, circondata da valli e montagne che sembrano isolarla nello spazio e nel tempo dal resto del Guatemala. E ricca di tradizioni native e punto di ritrovo di tutti i contadini e artigiani della regione che si ritrovano nei suoi mercati coloratissimi per vendere i loro prodotti. Il mercato si apre tra la piramide del sole e la piramide della luna – entrambe trasformate in chiese dai conquistatori ed è una esplosione di colori, profumi e sapori, che ha inizio ogni mercoledi e sabato sera, quando i mercanti Maya provenienti dai vicini villaggi arrivano in città e scaricano le loro merci. Questo è il mercato più grande e animato di tutto il Guatemala, uno spettacolo per gli occhi e l’olfatto. Comunque, mercato a parte, in città vale una visita la bianchissima Iglesia de Santo Tomas (di domenica è uno spettacolo, con centinaia di candele e distese di fiori). Molto carina anche la Capilla del Calvario e, sul lato est della piazza, il grande murale. Un altro bel luogo da non mancare è il Museo regional, sempre vicino alla piazza centrale.
LIVINGSTON E RIO DULCE E CULTURA GARIFUNA
Ciò che, invece, contraddistingue la regione di Izabal è un mix di cultura e natura, unico in tutto il paese. Il tragitto, che dal Lago Izabal conduce a Livingston, passando per Rio Dulce, è un Parco Nazionale di grande suggestione, che offre scorci pregevoli: grandi canyon a picco su un’acqua color smeraldo, canali naturali ed una vegetazione tropicale che ricorda l’esuberanza della regione amazzonica.
E poi c’è Livingston, cuore della cultura Garifuna un melting pot di tradizioni native e usanze africane importate dagli schiavi africani che si caratterizza per uno stile di vita rilassato e costumi caraibici che prevalgono sul cibo e sulla musica fatta di ritmi tribali e percussioni. Il Rio Dulce è un paesino di 5000 abitanti, che si trova all’estremità orientale del Lago Izabal; un tempo era zona di frontiera, in quanto controllava i traffici marittimi che dalla costa caraibica andavano verso l’interno, e viceversa. Da non perdere la fortezza-castello di San Felipe, che si trova a 3 km da Rio Dulce costruita nel 1652 per impedire ai pirati di saccheggiare i villaggi lacustri.
VULCANI
Considerati sacri dai maya, i vulcani del Guatemala fanno parte della storia del paese, dominano il paesaggio della regione occidentale e sono una delle sue caratteristiche più importanti. Potete ammirarne la bellezza in tutta comodità da un caffè di Antigua o sul Lago de Atitlán, oppure fare un’esperienza più ravvicinata scalandone (almeno) uno. Tra i più spettacolari ci sono il Pacaya, con le sue colate di lava, il Tajumulco, la vetta più alta dell’America Centrale, e il San Pedro, con vista aperta sul Lago de Atitlán.
CURIOSITÀ CIBO
Uno dei piatti più buoni del Guatemala è il Tapado ma, per assaggiarlo, dovete andare fino a Lívingston. Si tratta di una deliziosa zuppa di pesce cucinata nel latte di cocco e insaporita con coriandolo. Vale davvero il viaggio, soprattutto dopo giorni a mangiare pollo, fagioli e tortillas.
Tamales – Si tratta di fagottini creati con un impasto a base di mais ripieni di pollo e salsa di pomodoro che vengono avvolti in una foglia di banano e cotti al vapore. Un cibo sano, sostanzioso ed economico.
Pepián – un tradizionale stufato al curry carnoso e piccante, trovato su carretti alimentari di strada, nei ristoranti e nelle cucine domestiche, è il più famoso e antico tra i piatti guatemaltechi, nato dalla fusione delle culture spagnola e maya.
Per scaldarsi si bevano delle zuppe calde dolcissime che si trovano solo nelle zone più fredde e montuose del paese. Queste bevande, dalla consistenza densa si chiamano atole, e vengono preparate con ingredienti facilmente reperibili da queste parti come mais, avena e anche platano. L’atole de elote (qui la ricetta) è una bevanda dal sapore unico. Già gli antichi Maya la bevevano.
Cioccolato – Nonostante il paese abbia piante di cacao in abbondanza, nella cucina guatemalteca non viene utilizzato granché.
Il Guatemala produce un sacco di cardamomo utilizzato per insaporire il cioccolato. Non aspettatevi di trovare barrette di cioccolato industriale ma al massimo cacao puro un po’ lavorato addolcito con zucchero e insaporito da qualche spezia. Val la pena di assaggiarlo per il suo sapore unico e genuino.
QUANDO ANDARE
CLIMA
Il Guatemala si trova nella zona equatoriale, ma l’altitudine influisce sul suo clima. Temperature sempre miti e primaverili soprattutto nella zona di montagna dell’altitudine (Città del Guatemala, Antigua e il lago Atitlán sono sopra i 1.500 metri). Nell’ovest e nel sud del Paese è più caldo e umido essendo lambito dalla costa caraibica e dalle giungle pluviali con temperature dai 32° di giorno ai 20° della sera. Nelle zone degli altipiani guatemaltechi a nord del lago de Atitlán, dove si superano senza problemi i 2000 metri sul livello del mare, può fare molto freddo soprattutto la mattina e nel tardo pomeriggio, tanto da giustificare un piumino nello zaino e le notti fra dicembre e febbraio sono fredde. Invece nel basso dipartimento di Petén (dove si trova il sito maya di Tikal) l’umidità è alta per gran parte dell’anno, così come sul mare (quello dei Caraibi a est e il Pacifico a Ovest), dove però le brezze mitigano caldo l’afa. La stagione delle piogge va da maggio a ottobre (generalmente si tratta di brevi scrosci d’acqua nel tardo pomeriggio).
I periodi più turistici sono quelli fra dicembre e marzo, luglio e agosto.