Viaggio in Sri Lanka: cosa vedere
Lo Sri Lanka chiamata anche “lacrima dell’India” per la sua forma e posizione geografica è un paese che affascina per i suoi paesaggi, i siti archeologici e templi che si combinano in modo armonico con la natura circostante, la cultura ricca di riti e tradizioni, i colori dei saari e i profumi delle spezie.
Dove si trova: Lo Sri Lanka, il cui nome ufficiale è Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka, conosciuta anche come Ceylon, è uno stato insulare immerso nell’Oceano Indiano a sud-est dell’India. Per la sua forma particolare e la sua vicinanza alla costa indiana (distanti solo 23 km) è stata soprannominata lacrima dell’India. È parte del Commonwealth britannico.
Lo Sri Lanka,è una meta perfetta per chi ama vivere le vacanze a stretto contatto con la natura e con le tradizioni locali. Questa isola tropicale è caratterizzata da una natura lussureggiante e da un clima tropicale, da incantevoli spiagge di sabbia bianca orlate di palme e da tradizioni e storia antiche. Sfilate di elefanti, danze e processioni che si snodano attraverso le architetture suggestive dei templi saranno suggestioni forti che ci accompagneranno per tutto il viaggio. Paesaggi incantevoli immersi nella natura e città antiche come Anuradhapura, Polonnaruwa e Sigiriya, risaie e piantagioni di tè che si perdono all’orizzonte, saranno il vostro scenario. L’atmosfera del paese e l’accoglienza della sua gente vi stupiranno per lo spirito di beatitudine e tranquillità.
Viaggiare in Sri Lanka
Lo Sri Lanka è facilmente raggiungibile con voli di linea Turkish Airlines da Roma Fiumicino .
Il viaggio itinerante in pullman permette di visitare comodamente il territorio centrale e orientale partendo dalla città di Colombo, arrivare a Kandy e li visitare la famosa meta di culto del Tempio del Dente. Raggiungere Matale tra le verdi piantagioni di té di Nuwara Eliya e visitare l’orfanotrofio degli Elefanti di Pinnawela, che offre ospitalità a oltre 60 elefanti (di cui alcuni sono ancora cuccioli) feriti da cacciatori, abbandonati dal branco.
Da non perdere il ricco e colorato giardino botanico di Peradeniya col suo giardino delle spezie, che comprende più di 5.000 specie di alberi, piante e rampicanti, alcune rare altre endemiche di flora tropicale e una spettacolare serra delle orchidee; il tempio di Dambulla con le sue 5 grotte scavate nella roccia decorate con rappresentazioni e statue di Buddha, Patrimonio Unesco. Immancabile tappa alla Fortezza rocciosa di Sigirya, chiamata anche “la Fortezza nel cielo” e una delle più fantastiche meraviglie dell’isola, conosciuta come la roccia del leone per la presenza di un’enorme statua in pietra, raffigurante il felino che raggiunge l’altezza di 150 metri.
Il bello qui è che si può godere anche del relax che offre il mare delle spiagge di Trincomalee, che deliziano con le loro acque cristalline e litorali di sabbia bianca e da dove si può raggiungere Pigeon Island e il Parco Nazionale circondato da una meravigliosa barriera corallina. Per conoscere le tradizioni di questo popolo, suggeriamo di soggiornare nel villaggio di Mahiyanganaya, a stretto contatto con gli abitanti del villaggio.
Viaggio Solidale – Turismo responsabile
Chi ama viaggiare con l’intento di conoscere e scoprire le diversità culturali e ambientali di solito si affaccia con occhi diversi al mondo, con l’intento di incontrare e relazionarsi coi popoli locali con animo sensibile ai temi della solidarietà, portando il proprio contributo allo sviluppo dell’economia locale.
Come farlo nel concreto? Il tema del Turismo responsabile è caldo e si trovano diversi Tour Organizer che fanno del viaggio solidale la loro caratteristica. Durante il viaggio si visitano delle comunità rurali e si finanzia qualche utile progetto sociale di sviluppo.
Un esempio su tutti nel villaggio di Gomarankadawla, dove la cooperativa di agricoltori del villaggio rurale è nata per aiutare le circa 30 famiglie di agricoltori che vivono in questo luogo. L’agricoltura è la loro principale occupazione. Il problema della mancanza di acqua potabile e degli attacchi alle coltivazioni da parte degli elefanti selvatici sono le principali difficoltà che devono affrontare. A volte fanno chilometri per andare a prendere l’acqua da bere e per le colture hanno una sorta di approvvigionamento idrico, spesso inadeguato, collegato ad un piccolo serbatoio. Visitare il villaggio e avere modo di immergersi nella loro realtà, permette di dar valore al sostegno economico che si offre loro.
Consigli Utili
- I singalesi per dire si muovono la testa a destra e a sinistra. Dunque non fatevi confondere dalla dicotomia tra risposta e movimento del capo a mò di “No”;
- In Sri Lanka la guida è spericolata e al contrario. Ma soprattutto qui le regole sono fatte dai cittadini, si suona il clacson per avvertimento, quando si sorpassa, si suona il clacson ai pedoni e vige la regola del: passo prima io perché vado più veloce;
- La cucina cingalese è piccante, ma se non amate il piccante conviene sempre segnalarlo al momento dell’ordinazione.
- Portare sempre con sé pantaloni lunghi/pareo nello zaino. L’ingresso ai templi richiede un abbigliamento adeguato. Spesso nei templi si entra scalzi. Non vi preoccupate comunque: ci saranno sempre dei calzini per voi di solito forniti dalla Guida
- I singalesi sono persone ospitali e sorridenti, e ben disposti a farsi fotografare. E’ buona norma chiedere sempre il permesso per fotografare soprattutto donne e bambini
- Se volete fotografare una statua di Buddha, ricordatevi di non dargli mai le spalle in segno di rispetto.
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